domenica 28 giugno 2015

L' Opera Lirica Italiana: Patrimonio dell'Umanità



Nel 1945, un gruppo di ministri europei, chiamato “Ministri dell’Educazione dei Paesi Alleati contro il Nazismo", firmó l’Atto Costitutivo dell’Unesco, un organismo facente parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e fondato con lo scopo di "promuovere il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali”, tutelando il
patrimonio culturale esistente in ogni nazione, rendendolo parte dell’intera umanità.

Dal 2001, l’Unesco si adopera per custodire, oltre ai beni materiali, anche il “patrimonio orale e immateriale” dell’umanità, ovvero tradizioni e aspetti culturali spesso tramandati solo oralmente. Nel 2003 vennero istituite ben tre liste: la "Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità", la "Lista del patrimonio culturale immateriale che necessita di essere urgentemente salvaguardato" per i patrimoni a rischio di estinzione e la lista dei "Programmi, progetti e attività per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale", ovvero l’elenco di tutte quelle iniziative a livello locale che riflettono i principi e le norme della Convenzione dell’Unesco e che riceveranno quindi sostegno internazionale. Nel 2012 le liste contenevano, rispettivamente, 257, 31 e 10 elementi.

Da qualche anno, l’associazione Cantori Professionisti d’Italia si batte affinché anche l’Opera Lirica Italiana venga inserita all’interno della “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. Presentando una petizione sul sito firmiamo.it e sollecitando in tal modo la sede italiana dell’Unesco, si è arrivati a richiedere l’approvazione da parte del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e a presentare ufficialmente la candidatura il 16 giugno 2014. Tuttavia, a un anno di distanza, l'Opera italiana è ancora in lista di attesa e la petizione è stata firmata solamente da 3050 persone.

Per quale motivo si desidera l’entrata dell’Opera Lirica nel patrimonio dell’Unesco? Il Melodramma è forse un genere in via d’estinzione? Fortunatamente ancora no. A tenerlo bene in vita, tuttavia, non è tanto l’Italia quanto il resto del mondo, dove l’Opera italiana continua a essere apprezzata e a vedere aumentare, ogni anno, i suoi spettatori. Il problema é, quindi, totalmente italiano.


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